TÍTULO DO SIMPÓSIO:
Interfaces da interculturalidade no ensino de italiano: materiais, pesquisas e novas perspectivas
Anna Basevi - Doutora/UFRJ
Oggi l’insegnamento della lingua italiana a stranieri rappresenta un’opportunità culturale per far circolare valori di equità, inclusività e rispetto delle differenze, peraltro inclusi nella nostra Costituzione. In questo scenario, si rende sempre più urgente l’adozione delle Raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana, estratto da Il sessismo nella lingua italiana, documento pionieristico a cura di Alma Sabatini elaborato per la Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna nel 1987 con l’obiettivo di combattere le discriminazioni di genere veicolate dal linguaggio. Nonostante siano trascorsi quasi quarant’anni dalla loro pubblicazione, le indicazioni di Sabatini rimangono attuali e necessarie, non ancora incorporate nella politica, nel giornalismo, nella vita accademica e intellettuale, né tantomeno nella didattica della lingua italiana a stranieri. Cecilia Robustelli ha ulteriormente rafforzato i progetti del MIUR in questo senso redigendo in collaborazione con la Regione Toscana e l’ Accademia della Crusca Le linee guide per l’ uso del genere nel linguaggio amministrativo del MIUR (2012). L'inclusione di tali visioni innovative nei manuali e nei corsi di lingua consente di superare l’androcentrismo linguistico dato per scontato, promuovendo un uso della lingua più paritario e rispettoso, ma anche più moderno e in sintonia con i grossi cambiamenti antropologici avvenuti in Italia in mezzo secolo. Integrare le indicazioni di Sabatini di utilizzo di forme linguistiche inclusive come il femminile professionale, l’uso di termini neutri o perifrastici e la visibilità linguistica delle donne non è solo una scelta linguistica, ma un atto educativo e politico che riflette l’evoluzione sociale e culturale della società italiana.
PALAVRAS-CHAVE: genere; didattica dell' italiano
REFERÊNCIAS:
Sabatini, Alma (a cura di) Il sessismo nella lingua italiana. Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roma, 1987.