Propostas aceitas - XIX Congresso ABPI (outubro 2021)

TÍTULO DO SIMPÓSIO:

Vozes femininas decolonizadoras

PROPONENTES:

Tatiana Fantinatti (UFBA) - tatianafantinatti@gmail.com

Leonardo Vianna (UFRJ) - leonardoviannads@gmail.com

PROPOSTAS ACEITAS (comunicações orais / pôster)

UNO SGUARDO ALLE VOCI DEL SUD: EDUCAZIONE LINGUISTICA IN LINGUA ITALIANA DA UNA PROSPETTIVA DECOLONIALE

Cristiane Landulfo (docente UFBA)

Difendo la necessità di un’educazione ispirata al modello freiriano, che sia liberatoria, emancipatrice e di conseguenza potenzialmente decoloniale visto che dobbiamo pensare ad altri modi di costruire la realtà e nuovi soggetti. A tal proposito, Borghi (2020) afferma che abbiamo bisogno di un’altra grammatica per situarci nel sistema-mondo e così poter immaginare altri scenari. A mio avviso, la grammatica di cui parla Borghi (2002) c’è e si chiama teoria/pensiero/approccio/prospettiva decoloniale, giacché i nostri corpi, i nostri dialoghi, le nostre soggettività e le nostre esperienze sono attraversate da diverse colonialità, tra cui quelle del potere, del sapere, dell’essere, del linguaggio, del genere e della natura. Detto ciò, vorrei presentare un lavoro che sto svolgendo il cui scopo è sviluppare una pratica pedagogica che coinvolge il Sud Globale (SOUSA SANTOS, 2018). Ho trovato nella Letteratura delle scrittrici delle ex colonie italiane, tra cui Elisa Kidané, Erminia Dell'Oro e Ribka Sibhatu, Igiaba Scego, Ubah Cristina Ali Farah, Martha Nasibù e Gabriela Ghermandi, un percorso verso una proposta di insegnamento della lingua italiana finalizzata all'emancipazione degli apprendisti e che sia, soprattutto, potenzialmente decoloniale, giacché leggendo le opere di queste scrittrici posso parlare dell'Africa, delle subalternità, dell'invisibilità delle donne nere, dello sfruttamento sessuale dei corpi femminili neri, della violenza contro le donne, dell’immigrazione, del razzismo, dell’appropriazione culturale-linguistica, del colonialismo e le sue conseguenze. Ossia, le storie raccontate da queste donne permettono di svelare un passato ignorato e trascurato. I risultati hanno dimostrato che conoscere le storie raccontate da donne nate in paesi emarginati e intesi come periferici permette lo sviluppo del pensiero decoloniale e mette in evidenza queste scrittrici. Inoltre, scappo, anche, dal vecchio e non affatto giusto modo di lavorare solo su opere letterarie di uomini bianchi ed europei, potendo "(dis)pensare il peso del colonialismo (MUNIZ, 2016).

PALAVRAS-CHAVE: Educazione Linguistica, Decolonialità, Scrittici afrodescendenti

REFERÊNCIAS:

BORGHI, Rachele. Decolonialità e Privilegio: Pratiche femministe e critica al sistema mondo. Meltemi, 2020, Itália.

MUNIZ, Kassandra. Ainda sobre a possibilidade de uma linguística “crítica”: performatividade, política e identificação racial no Brasil. DELTA [online]. 2016, vol.32 n., pp.  767-786.

SANTOS, Boaventura de Sousa. Introducción a las Epistemologías del Sur. In: MENESES, Maria Paula; BIDASECA, Karina Andrea (Orgs.). Epistemologías del Sur. 1a ed. Ciudad Autónoma de Buenos Aires: CLACSO; Coímbra: Centro de Estudos Sociais - CES, 2018, p. 25-61.